Salva articolodi Nicola Belfiore
Di fronte alla porta chiusa del castello mi sono detto: vuoi vedere che lo spettacolo del 2 settembre di cabaret, in programma per le 21:30 nel castello federiciano, era proprio questo? Ovvero: far salire la gente al castello e lasciarli fuori con la porta chiusa. Quante risate ci siamo fatti mentre riguardavamo con attenzione non solo il programma estivo, a cura dell’assessorato al turismo, ma anche i social alla ricerca di un accenno di notizia in merito alla sospensione o rinvio dello spettacolo, avevamo quasi le lacrime agli occhi mentre guardavamo esterrefatti l’uno/a le facce dell’altro/a. Nessuno poi ha resistito, piegandosi in due per le risate, quando una ad alta voce ha detto: pensate, non c’è neanche uno staccio di carta appesa alla porta come avviso. E così, con la convinzione che lo spettacolo di cabaret con Andrea Barone, a cura dell’associazione Banca della Speranza, fosse proprio quello che avevamo messo in scena noi spettatori in pectore, dopo venti minuti di risate senza applausi, ci siamo allontanati da quella inespugnabile porta per far rientro alle proprie case. Peccato che Andrea Barone non fosse là assieme all’assessore al turismo per condividere con noi quel momento magico, si sono persi un’occasione più unica che rara.
