Dal 6 ottobre il comune di San Piero Patti garantisce ai suoi studenti il servizio mensa, con un affidamento biennale ad una ditta, cosa che potrebbe permettere il prossimo anno un inizio del servizio anche il primo giorno di scuola. A Montalbano no, qui nel nostro bel borgo dove le priorità sono le sedie panoramiche da 15.000 euro, ad aggi 26 novembre, il servizio non è stato ancora avviato e non si conosce neppure la possibile data di inizio. Gli studenti dello stesso istituto comprensivo hanno, dunque, trattamenti differenti poiché risiedono in comuni differenti.
La mensa non è una novità: esiste da sempre, da quando esiste la scuola ma il nostro comune la gestisce, ogni singolo anno, come se fosse un qualcosa di straordinario che si presenta all’improvviso alla nostra vista, stravolgendo le esistenze. Dallo scorso anno poiché c’è il covid, non vengono più utilizzate le cucine comunali, locali che ben pochi enti pubblici possono vantarsi di possedere. Probabilmente il comune ha già organizzato una vendita di mestoli e pentole perché ormai non servono più. Altrove la presenza del covid non ha in alcun modo condizionato l’impiego di personale comunale o l’affidamento a cooperative in grado di utilizzare le cucine e le attrezzature che hanno la fortuna di possedere. A Montalbano no: qui c’è il covid. Le operazioni per l’affidamento esterno per una scuola che, da quando esiste Dio, inizia sempre a settembre, potevano essere espletate nel mese di agosto o a inizio settembre, con asta, rispetto dei tempi tecnici, creazione delle tabelle alimentari e tutto ciò che serve per l’avvio. Qui no perché a settembre bisognava inaugurare le istallazioni di arte moderna nel centro storico. Questione di priorità.
La mensa è un servizio fornito alla scuola che garantisce doppio turno e doppi posti di lavoro, agli studenti che trascorrono sui banchi otto ore della loro giornata, alle famiglie con genitori che lavorano e nonni che fanno già abbastanza. Poi ci sorprendiamo se i nostri studenti si trasferiscono nelle scuole di San Piero Patti e Campogrande. Quando si farà la conta degli alunni per l’ennesimo accorpamento, chi ci amministra si chieda il perché dei numeri che ha di fronte.
Mensa scolastica, quella sconosciuta
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