
di Nicola Belfiore
Spesso, noi di Montalbano Notizie, ci troviamo a ragionare sul fare e non fare. Ipotizziamo, riflettiamo, pianifichiamo, poi tutto rimane la a sedimentare. Passano giorni, settimane e qualche volta anche mesi, poi, mentre parliamo d’altro, riemerge l’idea di qualche periodo prima, che si mischia ad altre cose utili, inutili o addirittura superflue. Innestiamo commenti, discussioni e ipotesi, saltiamo a piè pari a destra e a manca per lasciarci cadere su considerazioni lontane da quanto detto prima. I nostri pensieri danzano liberi da musiche che impongo ritmi o cadenze. Possono esserci e sparire dopo qualche secondo o maturare in visione di qualcosa di certo. Siamo così, irrazionali, istintivi, illogici o il contrario di tutto questo, ovvero: macchine maniacali dell’ipotizzare, organizzare, pianificare e realizzare. La determinazione e l’impegno non lasciano spazio ad altro. Un obiettivo da raggiungere con tutti i passaggi del caso. Diversifichiamo i ruoli, ipotizziamo i tempi e via con la macchina organizzativa. Così è stato per gli ultimi due eventi che abbiamo avuto il piacere di presentare nella piazza a Montalbano. Liber libri, l’iniziativa in questione che, utilizzando per la prima volta in assoluto lo spazio davanti alla nostra amata cabina telefonica (stop and read space) ha dato vita a qualcosa di bello. Luciano Armeli Iapichino e Patrizia Gugliotta, due autori di libri, così diversi e così interessanti, ci hanno omaggiato ed onorato con la loro voglia di aprirsi ad un pubblico numeroso ed attento. Non è stato, certo, un caso portare oltre cento persone per ogni serata ad ascoltarci con trasporto ed interesse. Nel nostro personalissimo backstage ci sono settimane di lavoro: l’idea nata mesi prima; i permessi inoltrati con largo anticipo; il nome dell’evento; il logo; l’utilizzo dell’A.I. per la disposizione ottimale delle sedie e la proiezione delle presenze; il cavo elettrico; l’amplificazione; la selezione e sistemazione dei libri nella cabina; la pulizia della stessa; il monitoraggio dell’ombra sul marciapiede e la conseguente ora d’inizio degli incontri; l’antiparassitario contro le formiche che avevano colonizzato la panchina; lo sgrassatore per i vetri della cabina. Nulla è stato lasciato al caso. Maniaci? Esagerati? Forse, anzi sicuramente. È il nostro modus operandi, nessuna forzatura, siamo fatti male ma siamo così. Poi c’è la parte relativa alla preparazione dell’evento in sé. La stesura delle locandine e le cento idee cambiate per le stesse, tempi e modi per i messaggi sulla lista broadcast su whatsapp, le clip da postare ogni giorno sui social, la lettura attenta dei libri da presentare, la scaletta degli interventi, la rilettura dei libri e i commenti sugli stessi, lo scambio di idee e le nuove soluzioni emerse. Infine l’iter per i relatori: i nomi, la scelta, le ipotesi, le problematiche, le prime telefonate e i primi no per impegni o problematiche di salute. Nuovo briefing e rimodulazione dei nomi, nuove telefonate e messaggi. Ultima fase: invio PDF dei libri ai relatori, scaletta rinnovata e confermata e l’evento è quasi ultimato. Mancano solo i tempi di intervento e la modalità della presentazione. Questo il nostro lavoro dietro le quinte che ci regala sempre, dalle due edizioni del premio letterario, al convegno “I Colori del Bianco e Nero”, e alle diverse presentazione di libri e incontri con autori, la soddisfazione di un successo di pubblico e di un apprezzamento corale. E poi ci siete voi: il pubblico, gli abbonati, e i nostri fedelissimi lettori che amiamo coccolare. Luciano Armeli Iapichino e Patrizia Gugliotta, persone splendide che col loro modo di fare e con le loro capacità e competenze hanno intrattenuto piacevolmente il pubblico, narrando fatti, sensazioni ed emozioni che i loro libri hanno fatto emergere a chi ha avuto il piacere di leggerli. A loro va il nostro grazie per aver accettato l’invito onorandoci con la loro presenza e trasformando due serate, quella del 9 e dell’11 agosto in due momenti, anche se diversi per genere e contenuto, uniti da un denominatore comune: la convivialità con un pubblico attento che nel rispettoso silenzio, campane escluse, ha seguito con attenzione ogni singolo momento. La nostra riconoscenza va anche ai relatori che con preparazione professionale e chiara passione e competenza sono riusciti a presentare i due libri generando curiosità e interesse. Due belle serate che hanno creato il precedente di una location esclusiva: il marciapiede antistante la nostra cabina telefonica oggi “fermati e leggi stop and read”. Se siamo soddisfatti? Certo che lo siamo perché i complimenti sono arrivati da tutti voi, sia da chi ha seguito in presenza gli eventi, che da chi ha seguito in diretta sulla nostra pagina Facebook ogni singolo momento di emozione che le presentazioni hanno generato. Grazie alle autorità presenti e all’amministrazione comunale, presenziata dal sindaco Antonino Todaro. Grazie, infine, a chi, senza chiederci nulla, è stato al nostro fianco.