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IL PAPA DEI DUE MONDI DI ROSETTA SACCONE

IL PAPA DEI DUE MONDI DI ROSETTA SACCONE
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Il sole abbandona il cielo

e si appoggia pallido e timido

sulla basilica,

dividendosi in larghi fasci

di luce bianca

che la coprono, senza però nascondere

la sua bellezza e la sua maestosità.

Sulle antiche tegole un gabbiano

interrompe il suo perpetuo volo

e attende la fumata bianca.

La grande piazza

gremita di gente

ha i colori del mondo.

Le terrazze e i tetti delle case

sono affollati,

le strade brulicano

di persone trepidanti.

Sui visi sorrisi e lacrime,

sogni e speranze.

Nelle case i televisori sono accesi.

Il sole immobile, aspetta,

gli fa compagnia il mondo intero.

La fumata bianca

fa volare via Il gabbiano.

Per natura sempre inquieto

come gli uomini

per le violenze, le guerre e le calamità,

subito torna su quelle antiche tegole,

accanto al comignolo e attende.

I suoi sentimenti di amore e di pace

superano i desideri di libertà e di movimento.

L’annuncio del nuovo Papa

è un’esplosione di gioia.

E poi il silenzio.

Tutti gli occhi del mondo

sono rivolti alla loggia delle Benedizioni,

dove appare un viso

buono e dolce,

umano e commosso.

Tutti ascoltano la sua voce

che penetra i cuori

mentre intensi brividi

percuotono i corpi.

Parole semplici, chiare, determinate.

Parole di pace

disarmata e disarmante,

parole di amore autentico

che salva se camminiamo uniti,

tenendoci per mano,

se costruiamo ponti e non muri.

Parole rivolte agli ultimi

della società.

E’ il Papa dei Due Mondi,

è un pastore che guida il suo gregge

e che unisce tutti in Cristo Risorto.

“Mai più la guerra”

è il suo grido accorato

ai grandi della Terra

e alla Madonna,

perché faccia il miracolo della pace.

Saluta i popoli di tutto il mondo

con il sorriso e con le labbra serrate,

per trattenere l’emozione.

Il pallido sole,

che per due giorni

rimane immobile sulla basilica,

solo dopo il saluto finale del Santo Padre

sente forte il richiamo del tramonto

e va via.

Torna nel cielo

e si riappropria dei suoi colori

e del suo acceso e meraviglioso splendore.

Anche il gabbiano bianco,

custode del mare e della luce,

dopo aver tanto atteso,

si alza in volo,

come l’anima

che viaggia libera nell’infinito cielo

dove non trova ostacoli.

Il loro compito è finito.

Ma per il mondo intero

è un nuovo inizio

ricco di messaggi profondi e forti.

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